the fairy

kat-tun

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. silviatheangel
     
    .

    User deleted


    THE FAIRY

    “… riesco a vedere le fate …”
    Un po’ per caso,un po’ per sbaglio,aveva dato voce ai suoi pensieri provocando l’ilarità e lo stupore dei suoi compagni e delle altre persone presenti … Eppure era la verità,inquietante,inaspettata,ma pur sempre verità;a cui,ancora,non trovava una spiegazione razionale …

    <chotto matte!Così non si capisce niente!torniamo indietro,a prima di tutto questo,a quando la vita di Ueda Tatsuya era di un bocchan ricco e membro dei JE,che non vedeva niente di sovrannaturale o che non appartenesse a questo mondo, a parte le battute di Junnosuke,quelle si che non appartengono a questo mondo. Per me è un po’ colpa del suo gruppo sanguigno AB,non ho niente contro le persone AB sia chiaro, ma anche Aiba Masaki degli Arashi è AB e,diciamocelo,neanche lui è del tutto normale(senza cattiveria)… AAAAAAAAAAAAAH! Mi sono dilungata troppo! Comunque vi racconterò come andarono i fatti….>

    Flashback -3 mesi prima-

    Era una tiepida giornata primaverile,di quelle giornate che ti mettono la carica fin dal mattino,e proprio in quel momento a casa Ueda un Tatsuya appena caduto dal letto si contorceva dal dolore sul pavimento della sua camera,dopo una meravigliosa caduta di culo con l’ aggiunta di una testata al comodino e una bella leccata da parte dei suoi cani per concludere il tutto; di certo quella non era proprio la sua giornata, poverino. Finiti i 5 minuti di imprecazione varie il nostro bel protagonista decise di inaugurare la suo primo giorno libro da mesi con una bella doccia,seguita da un abbondante colazione, una bella corsa lungo il parco ed un intero pomeriggio di dormiveglia sotto alle soffici coperte del suo letto, diciamo che era proprio un bel programmino,ma non si sa mai cosa ti combina il destino … Uscito di casa Ueda ,insieme a i suoi inseparabili cani, incominciò a fare jogging nel parco,dove le persone di solito non passano,troppo occupate con la loro routine quotidiana,per fortuna. E fu lì che la vide per la prima volta. Seduto su una panchina per riprendere fiato,dopo una buona mezzora di corsa,si accorse che i cani erano in qualche modo agitati e fissavano un albero poco distante,si avvicinò all’albero,pensando ci fosse una fan un po’ troppo inopportuna o un fotografo, ma ciò che vide era del tutto inaspettato e incredibile. Una ragazza dai lunghi capelli castani era nascosta dietro il grande albero;era bella,molto bella,aveva la pelle chiara e liscia(o almeno così sembrava, non si era mica permesso di mettergli le mani addosso)il corpo formoso,ma allo stesso tempo esile,circondato da boccoli castani che le arrivavano alla vita,il viso non era giapponese,anzi aveva dei tratti occidentali,il mento piccolo, la bocca carnosa e rossa,il naso dritto e un po’ bombato alla punta che gli fece ricordare vagamente quello di Nakamaru,le gote piene e soffici e degli occhi color del mare contornati da lunghe e scure ciglia. Uno spettacolo. Certo,di ragazze belle lui ne aveva viste a bizzeffe, ma lei in qualche modo era diversa,lo metteva in soggezione. L’incontro dei due però non durò a lungo. La ragazza impaurita cominciò ad indietreggiare, facendo così notare a Ueda l’abito fatto di foglie e le piccole e quasi trasparenti ali; ci mise qualche secondo a connettere il cervello, ma infine esclamò “tu sei una fata!”, prima che lei volasse via. “Forse ho battuto troppo forte la testa stamattina”pensò,così un po’ confuso tornò a casa, sperando di dimenticare presto l’accaduto.

    “Ma cosa ti è saltato in mente”urlò Kame,appena tutti i membri del gruppo entrarono nel camerino,era arrabbiato ed incredulo per le stupidate uscite dalla bocca di Ueda
    “Posso vedere le fate, posso vedere le fate,ma sei scemo!Ti sei reso ridicolo davanti a tutti!”
    “Kame-chan,su non prendertela così tanto,dopotutto nessuno l’ha preso sul serio”disse Jin avvicinandosi al ragazzo e massaggiandogli la schiena(unico e risaputo modo per calmare la piccola e feroce tartaruga*)
    “Certo me lo sarei aspettato più da Junno”si intromise Maru,intento a versare del thè
    “Già cazzate del genere possono uscire solo dalla sua stupida ed abnorme bocca”concordò Koki,bevendo il thè offertogli da Maru.
    “Ehi”si lamentò Junno,che però venne ignorato come al solito
    “Ma io l’ho vista davvero”disse Ueda,che fino a quel momento era rimasto in silenzio”e,se volete,ve lo proverò!”continuò,punto nel suo orgoglio,lui non era un bugiardo!
    “Se,se”risposero in coro i 5 componenti del gruppo
    “Va bene,venite con me,ORA!!”urlò Ueda,arrabbiato,facendo scattare sull’attenti tutti i presenti.
    <bene,ora cambio di narratore gente,io vado a nanna e Ueda prenderà il mio posto..Ciao>
    Arrivati al parco mi incamminai a passo spedito verso l’albero della fata,anche se avevo cercato di dimenticare l’accaduto ero tornato varie volte in quel luogo;parlavo al vento,la cercavo,lasciavo del cibo,avevo persino considerato l’idea di dormire lì,ma di lei nessuna traccia,a parte a volte delle piccole coroncine di fiori che trovavo sulle panchine o attaccate ai rami bassi degli alberi. Ma questa volta l’avrei fatta uscire allo scoperto,ne andava della mia reputazione!
    Mi girai l’ennesima volta a guardare i miei compagni,stavano tutti trattenendo le risate,quei brutti … Ero così attento a fulminarli con gli occhi,da non accorgermi del piccolo precipizio li accanto;l’unica cosa che notai furono gli sguardi allarmati di tutti e un Junno terrorizzato corrermi incontro ed abbracciarmi,tirandomi in salvo.
    “Per fortuna sei salvo”sentii.
    No,aspettate,c’è qualcosa che non va,Junno che mi parla in questo modo,no,non era possibile.
    “Junno hai detto qualcosa?”chiesi sulla sua spalla
    “No,non sono stato io”disse,ancora tenendomi stretto a se^ ////^,ma indicandomi un puto alle mie spalle
    Mi girai e la rividi,era identica a come me la ricordavo, e a quanto pare non ero l’unico a vederla,a giudicare dai 5 paia di occhi sgranati.
    “Che vi avevo detto”dissi al settimo cielo. Poi mi rivolsi a lei “Ciao,ti ricordi di me?Mi chiamo Ueda,e loro sono i miei amici: Junno,Kame,Jin,Koki e Maru”
    “Piacere,sono Silvia**”disse. -Bene,allora sapeva parlare! -
    “Per quanto tempo volete rimanere così,voi 2?”chiese Jin. -Ma cavolo fatti gli affari tuoi,sto così bene qui-
    Junno così si stacco da me,rosso in viso,lasciandomi solo e al freddo,uffa!
    Parlammo tanto e scoprimmo molte cose su quell’essere(vi faccio un piccolo schema):
    -le fate sono visibili,solo se vogliono essere viste
    -esistono persone che possono vederle,senza il loro permesso,perché in una vita precedente sono stati anche loro fate(il mio caso)
    -Silvia era la fata di un bosco vicino,ma che si era persa,e voleva tornare a casa,dove aveva lasciato la sua famiglia e il suo amato
    -amava le battute di Junno …(era strana forte)
    -adorava toccare il naso di Maru(il quale continuava ad urlarle “GUARDA CHE IO NON SONO MICA UN CITOFONO”,ma che veniva prontamente calmato dal suo Koki )
    Fin da subito riuscì a fare amicizia con tutti,forse grazie alla sua bellezza,oppure per il suo gran cure,non ve lo saprei dire.
    A fine giornata il team KAT-TUN decise di aiutare Silvia.
    <ueda,sei scarso come narratore,meglio che torni io …>
    Bene, allora,il Team KAT-TUN(nome deciso da quel baka di Jin)decise di riunirsi a casa di Kame per elaborare un piano, capire dove fosse il bosco della fata e riportarcela. Non fu facile,non tanto per la collocazione del posto,ma per le continue interruzioni da parte di Junno,Koki eJin,che furono prontamente allontanati da un Kame molto incazzato.
    Infine,dopo tre ore di ricerca evidenziarono i possibili luoghi di residenza della fata
    <ma parliamo un po’ dei nostri KAT-TUN e dei loro inciucci amorosi>
    “Kame-chaaaaaaaan,posso stare con te sta notte?”chiese Jin dopo che tutti se ne furono andati
    “no,scusa amore,ma domani devo …..no,non fare gli occhioni da cuccolo,non vale così ,Ran-chan attaccalo,salva il tuo papà. Noooo, Ran-chan anche tu con quegli occhi, traditrice. Jin ti ho detto di no,non avvicinarti,stai ind..”
    Jin avvicinandosi lo aveva preso e baciato con passione,lasciandolo senza fiato “e va bene …… hai vinto”disse sbuffando
    “Dai,hai resistito qualche secondo in più oggi,piccolo”disse il suo compagno trascinandolo di peso verso il letto.
    <intanto nello stesso momento …>
    “uffa,ho tutto il naso rosso”
    “dai,non si vede molto” si azzardò a dire Koki toccandogli il naso,ma dopo un’occhiata di fuoco di Maru si affretto a negare tutto
    “ok si vede, scusa”
    <… infine vediamo come se la passano Ueda e Junno>
    Usciti da casa di Kame si incamminarono verso la stazione.
    Dovete sapere che questi due idioti erano l’uno innamorato dell’altro,ma erano tanto timidi da non riuscire a fare il primo passo.
    “scusa per non averti creduto subito”disse Junno,veramente dispiaciuto
    “non ti preoccupare,e poi sono io a dovermi scusare,se non fosse successo a me neanch’io ci avrei creduto”gli sorrise Ueda,in imbarazzo “… e grazie per avermi salvato,prima”
    “Già,mi sono spaventato parecchio,avevo paura di perderti”(nota autrice:Junno non ti sembra eccessivo,io ho scritto “piccolo precipizio”)
    “eh”
    “n..niente”
    “no,fermati Junno,ripetilo per favore”disse Ueda sull’orlo delle lacrime
    “mi piaci Ta-chan, avevo paura che ti facessi male,…. E ora perché piangi?”stupito dalle lacrime dell’altro Junno si fermo,e le asciugò con le dita
    “perché anche tu mi piaci,stupido”rispose il più basso eliminando i pochi centimetri che lo separavano dalla bocca dell’altro
    Finalmente dopo mesi di sguardi e di sorrisi, si erano chiariti. Erano insieme.(non è che ci volesse molto,comunque)
    Nessuno sapeva che qualcosa di inaspettato,però,stava accadendo…

    *non so se sia vero,ma mi serviva qualcosa per calmare Kame

    **Silvia è il mio nome,ma lo ho usato solo per il suo significato>abitante della foresta; la fata non mi assomiglia né fisicamente,né mentalmente. All’inizio volevo chiamarla Elisabeth,per sottolineare il rapporto che ci sarà tra lei e Ueda,ma non volevo anticipare niente.

    ..........continua................

     
    Top
    .
  2. cenerentola_dark
     
    .

    User deleted


    Waw che carina questa F.F. mi piace il genere un po fantasy
    SPOILER (click to view)
    Ma Jinnnnnnnnn che mi combini con Kame auauhauhauh e Ueda e Junno? che teneri XD
     
    Top
    .
  3. silviatheangel
     
    .

    User deleted


    mi fa piacere che ti piaccia...ecco un'altro capitolo


    <cediamo il ruolo di narratore alla fata,adesso>
    Ero felice. Vivevo in una bellissima foresta,con i miei amici,la mia famiglia e il mio amato,ero veramente felice. Certo badare ad un’intera foresta,quando si è alti solo pochi centimetri,non era facile,però era il nostro compito e lo svolgevamo sempre al meglio,o almeno fino a quando quella tempesta non mi fece volare lontano. L’unica cosa che ricordo fu solo il volto del mio amato,e poi il buio. Quando ho riaperto gli occhi mi ritrovai in questo piccolo boschetto. Avevo paura,tanta paura,non sapevo dove fossi,non sapevo come ritornare a casa ed ero straordinariamente alta(noi fate se non siamo nel nostro bosco natio, cresciamo). Poi lo vidi. Era un ragazzo piuttosto bello,stava correndo insieme ai suoi cani,e per qualche motivo mi ricordava qualcuno,lo conoscevo,ne ero sicura. Così mi avvicinai e mi nascosi. Ciò che non mi aspettavo era che lui riuscisse a vedermi. Continuò a venirmi a trovare,cercava in tutti i modi di trovarmi,di aiutarmi,ma avevo paura e non volevo essere vista;ma non potevo non ringraziarlo,non voleva farmi del male,dopotutto. Poi aveva portato con sé altri uomini,mi spaventai,tanto,credevo volesse far scoprire a tutti la mia esistenza,vendermi o peggio(come mi era stato raccontato da bambina per evitare che mi addentrassi nel territorio degli uomini). Quando lo vidi in pericolo,però,non riuscì a trattenermi,volai da lui,era importante per me,eravamo uniti;ma c’era già qualcuno pronto a tutto per lui. Quando li conobbi capii che potevo fidarmi,che erano amici, e compresi i rapporti che li univano. Ero felice e grata a quell’uomo,che amava in modo così palesemente nascosto il mio amico,riuscivo a vedere nei suoi occhi l’intensità del suo amore. Dopo che tutti se ne furono andati,intenti a ritrovare il mio bosco,arrivarono altri uomini,compresi subito le loro intenzioni,mi volevano usare;urlai,piansi,chiesi aiuto,ma nessuno arrivò.
    <riprendo io da qui>
    Il giorno dopo un Koki mezzo addormentato si avvicinava al parco, “per cercare l’ispirazione per il mio solo”si era giustificato con Maru,in realtà voleva vedere come stesse Silvia,era un po’ preoccupato e a quanto pare lo era anche il suo compagno(che infondo,infondo la fata gli era simpatica;lo sarebbe stata anche di più,però,se non torturasse ogni 5 secondi il suo povero naso,già grande di suo)perché aveva ignorato la bugia e gli aveva dato un grosso bento ed una coperta. Koki scosse la testa,faceva proprio schifo a mentire. Arrivato al nascondiglio di Silvia,però scoprì che le sue preoccupazioni erano fondate. Lei non c’era. A terra vi erano solo rami spezzati e impronte di scarpe. Qualcuno l’aveva rapita.
    <si,si Jin … ho capito *esasperata* … e va bene,continua tu>
    “Che bello dormire con il mio Kame,è così carino,tutto accoccolato a me … Aah,lo amo troppo <3 <3”
    Era bello guardare il mio amore dormire,erano già le 10,ma per il mattino non avevamo impegni. Abbracciati in quel letto da una piazza e mezzo,dopo una notte passata a fare i conigli in calore,stavamo così bene.
    Driiin Driiin Driiin
    “Non rompere”
    Driiin Driiin Driiin
    “Piantala,non svegliare la mia tartarughina”
    Driiin Driiin Driiin
    “Ecco,l’hai svegliato,maledetto telefono”
    Anche se ero sveglio non avevo toccato il telefono(Kame odia la gente che risponde al suo telefono),aspettando che il mio amore si svegliasse. Prendendo il telefono maledisse piano Koki e poi rispondendo alla chiamata si posizionò tra le mie braccia,ancora voglioso di affetto. Gli stavo per baciare il collo,quando lo vidi irrigidirsi. Brutte notizie.
    “si,ho capito,arrivo subito, … si,andiamo noi da Ueda … ciao”
    Riagganciando lo vidi rabbuiarsi, doveva centrare qualcosa quella fata, era riuscita ad entrava nei nostri cuori con una rapidità incredibile e senza che ce ne rendessimo conto ci trovammo invischiati nel suo destino.
    <passa il testimone a Kame,Jin>
    Stavamo correndo,di sicuro Ueda si sarebbe arrabbiato,anche se si erano conosciuti da poco erano molto uniti quei 2. Spalancai la porta di casa di Tatsuya e corsi verso la sua camera da letto,salutando la sua famiglia,intanto.
    “oh mio Dio”dissi,seguito subito dopo da Jin. Quei 2 finalmente ce l’avevano fatta,ma non avevano scelto momento più sbagliato. Cazzo,gli avrei rovinato il suo momento di pura felicità.
    “E voi cosa ci fate qui !?! ”urlò quasi Junno,coprendosi ancora di più il lenzuolo.
    “certo che avete fatto in fretta voi 2” si intromise Jin punzecchiando il braccio dell’altissimo ragazzo,il quale divenne ancora più rosso.
    “Bakanishi tu non parlare”lo ammonì “Ueda,dobbiamo parlare”dissi soltanto,leggendo l’infinita preoccupazione nei suoi occhi.
    “Non è possibile”urlò il ragazzo,dopo che gli raccontai tutto,rifugiandosi tra le braccia del suo ragazzo. Era arrabbiato,non l’avevo mai visto così.
    “Gliela faremo pagare,stanne certo”lo consolò Jin,anche lui evidentemente arrabbiato(il mio amore è veramente pericoloso,quando si arrabbia).
    “Si,lo faremo,ma intanto vestitevi”gli dissi”ci aspettano per un servizio fotografico”
    <ora che i KAT-TUN sono occupati,vi racconterò cosa sta succedendo nel frattempo alla fata>
    Erano in 4,in un magazzino abbandonato in periferia. Avevano rinchiuso la ragazza in una gabbia ed aspettavano la chiamata del loro capo,per sapere cosa fare. Ad un certo punto uno dei 4 esclamò “Capo,non trovo più il portafoglio”
    <… e ora scopriamo lo svolgimento della storia>
    Erano tutti in camerino distrutti,fisicamente dopo ore di prove costume e mentalmente per la precaria situazione in cui si trovavano. Aspettavano chiamate da parte degli amici di Jin e intanto continuavano a chiedersi cosa potessero fare al riguardo.
    Driiin Driiin Driiin
    “Moshi moshi,Pi, … si ho capito … si,grazie,ciao”
    “Jin cosa ha detto?”chiese Ueda
    “Pi mi ha detto che un suo amic …”
    “Arriva al dunque”urlarono tutti,troppo agitati
    “Fa parte di un piccoli gruppo di criminali di basso rango,a quanto pare è stato ingaggiato da qualcuno”
    “Sai dove possiamo trovarlo”chiese Maru
    “ho un indirizzo,ma non so se lo troveremo lì,tanto vale ritornare al parco e aspettare che torni lui a riprendersi il portafoglio”
    “WOW,amore, quando fai così sei troppo figo!”
    “Grazie Kame-chan, … aspetta,mi stai dicendo che di solito non lo sono?” chiese il ragazzo,ma che venne bellamente ignorato.
    “Bene,dividiamoci”spiegò rapido Koki(anche se non sembrava,era il più istruito trai 6) “io e Ueda andremo ad aspettare il ladro al parco,Kame e Maru andranno a controllare l’indirizzo e Jin e Junno starete qui e vi informerete su chi ha ingaggiato quello stronzo”
    “EEEHH”urlarono in coro tutti,ma concordando appieno
    “ma io voglio stare con Kame”si lamentò Jin
    “Sappiamo come andrebbe a finire,piantala di fare il cretino”si impose Koki uscendo con gli altri 4.
     
    Top
    .
2 replies since 11/12/2010, 21:31   50 views
  Share  
.